Nel 1547 un architetto e antiquario progettò questo parco, ispirandosi alle figure mitologiche.
Il principe che commissionò il progetto decise di chiamare il parco Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie.
In molti hanno tentato di spiegare il labirinto dei simboli, trovando giustificazione nei temi antichi e nella letteratura rinascimentale, ma mai è stato fatto uno schema interpretativo poichè sono rimasti troppi dubbi e misteri.
Oggi, a pochi chilometri da Viterbo, possiamo visitare i raffinati giardini all'italiana di questa Villa delle Meraviglie.