Grazie alla passione del viaggiatore inglese Thomas Hanbury nel 1867 realizzò i giardini di villa Hanbury.
Hanbury dopo aver fatto fortuna con l'esportazione di tè decise di stabilirsi sulla costa ligure, acquistò quindi il palazzo dei marchesi Orengo e i terreni circostanti.
Per il progetto si servì dell'aiuto del fratello Daniel, di diversi botanici e da molti giardinieri, in poco tempo il giardino divenne rinomato in tutto il mondo.
Il figlio Cecil e la moglie, che ereditarono questi giardini, dovettero abbandonarli durante la seconda guerra mondiale, fecero però ritorno e ripristinarono la villa ed i suoi giardini.
Nel 1960 lo stato italiano acquistò il complesso, che due anni dopo fu affidato all'Istituto internazionale di studi liguri; questo istituto rinunciò all'impegno di ricostruzione post-bellica nel 1979 e nel 1987 la gestione venne affidata all'Università degli Studi di Genova.
Il 1° giugno 2006 è stata presentata la candidatura alla lista dei patrimonio dell'umanità e nel 2010 è stato emesso un francobollo dedicato al giardino.