La galleria di questa grotta ha concesso nel corso di scavi archeologici numerosi reperti risalenti al tardo neolitico, all'età del bronzo e all'epoca romana e medievale.
Nel 1840 l'ingegnere Anton Friedrich Londner fu il primo a calarsi da questo dirupo profondo quasi 100 metri.
La motivazione che fece partire l'esplorazioni delle profonde cavità carsiche della zona, fu la mancanza di riserve d'acqua per la popolazione che era in aumento.
La Grotta Gigante era stata abbandonata dai corsi d'acqua ormai da milioni di anni, quindi l'esplorazione non venne completata; ma per altri motivi nel 1890 si scoprirono due nuovi ingressi.
Tra il 1905 e il 1908 si costruì il primo percorso, ma fino al 1957 per l'illuminazione si utilizzavano le lampade ad acetilene.
Nel 1997 venne costruito il nuovo percorso di uscita, nel 2007 viene conclusa l'ultima esplorazione del ramo laterale della grotta.
Nel 2005 è stato inaugurato il nuovo centro di accoglienza per i visitatori che ospita anche il museo scientifico speleologico e nel 2009 è stato rinnovato integralmente l'impianto d'illuminazione.
Ad oggi è la più grande caverna aperta al pubblico, con i suoi 65 metri di larghezza, 280 metri di lunghezza ed una volta a cupola di 107 metri, offre alla vista spettacolari stalattiti e stalagmiti.