Faro della Vittoria, Trieste

Risalente alla metà dell'Ottocento

Faro della Vittoria, Trieste

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Questo edificio venne costruito sul Poggio di Gretta sulle antiche strutture dell'austriaco Kressich; a 60 metri sul livello del mare.
L'architetto Guido Cirilli, che dirigeva i lavori, modificò il progetto originale, Beniamino Battigelli fu invece colui che progettò le opere in cemento armato.
Le basi sono costituite da pietro dell'Istria e del Carso e alla sommità della maestosa colonna alta 70 metri, troviamo la gabbia in bronzo e cristallo che custodisce il faro.
Le statue, una all'apice della lampada e una che orna la parte frontale del faro, sono opera dello scultore Giovanni Mayer.
Alla base della costruzione si trova un'ancora, ritenuta della prima nave della Regia Marina Italiana ad essere entrata nel porto di Trieste, ma si tratta dell'ancora della R. N. Berenice.
Il monumento dal 1986 è aperto alle visite ed è uno dei punti panoramici da dove si può godere di una vista mozzafiato sul golfo di Trieste.
Oltre che ad assolvere le funzioni di faro per la navigazione, illuminando il Golfo di Trieste, è un monumento commemorativo in onore dei caduti in mare durante la prima guerra mondiale.

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